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lunedì 7 gennaio 2013

Lines Perla



Mie care amiche bloggerine oggi voglio parlarvi di un argomento nuovo nel mio blog e comunque poco trattato e discusso da noi donne: 'l'incontinenza urinaria' forse un po per vergogna o forse per non totale conoscenza del problema in se!
L’incontinenza urinaria è definita come perdita involontaria di urina (pipì) attraverso l’uretra, perdita che deve essere osservabile e di entità tale da creare un disagio psicofisico alla persona che si ripercuote poi sul suo stile di vita.
Di norma le perdite involontarie di urina inizialmente vengono vissute come dei semplici malesseri, ma nel lungo periodo e di solito con un peggioramento si trasformano in disagio psicologico profondo che alimenta un sentimento di inadeguatezza, di imbarazzo e di vergogna: la persona arriva pian piano ad isolarsi perché il problema si dimostra fortemente condizionante. Inoltre la diffusa credenza, peraltro sbagliata, che l’incontinenza sia associata solo all’invecchiamento contribuisce a tenere nascosta la problematica. La persona colpita evita magari i luoghi sconosciuti in cui non ha la certezza della disponibilità dei servizi igienici, spesso limita i rapporti sociali perché ha paura di avere odore di urina oppure limita o rifugge i rapporti sessuali, o semplicemente il dovere portare il pannolone è causa di depressione.
Se l’incontinenza urinaria non è pericolosa per la salute, se non in casi gravi in cui il quadro clinico è più complesso, si può affermare con certezza che abbassa la qualità della vita.
Diagnosticando in tempo questo disturbo si possono ridurre drasticamente i disagi ed in molti casi lo si può risolvere completamente.
Non esistono statistiche ufficiali in merito, tuttavia alcune stime parlano di 2,5 milioni di persone, solo in Italia, che soffrirebbero di incontinenza; ed inoltre si stima che almeno il 50% della popolazione anziana ne sia colpita.
Il sesso femminile è quello che ne soffre maggiormente.
La vescica funziona come un serbatoio le cui funzioni sono quelle di raccogliere ed espellere le urine.
Normalmente un individuo:
1.     avverte lo stimolo ad urinare,
2.     trattiene l’urina,
3.     cerca un servizio igienico oppure un luogo adatto,
4.     raggiunge il luogo
5.     ed effettua la minzione.
Il paziente che soffre di incontinenza urinaria non riesce ad effettuare questi passaggi. Ma vediamo in sintesi come viene classificata l’incontinenza:
·         incontinenza da sforzo si ha quando la perdita di urina sopraggiunge in presenza di uno sforzo fisico che aumenta la pressione addominale;
·         incontinenza da urgenza si ha perdita di urina quando si presenta un desiderio improvviso ed impellente di urinare;
·         incontinenza mista che si può manifestare sia per sforzo e sia per urgenza.
Queste forme sono le più comuni, tuttavia ne esistono di altre, anche se più rare:
·         enuresi ,di solito notturna, rara nell’adulto;
·         incontinenza continua goccia a goccia si ha quando l’urina continua a fuoriuscire dall’uretra, di solito essa dipende da una lesione dello sfintere uretrale o da una vescica distrofica;
·         incontinenza da rigurgito o iscuria paradossa si ha quando le normali minzioni sono sostituite dal traboccamento di urina tramite l’uretra a causa di una vescica molto distesa che ha perso completamente la sua tonicità.
E’ possibile anche che si verifichi uno sgocciolio appena dopo avere terminato la minzione.
Il disturbo colpisce soprattutto in età avanzata, cioè sopra i 60 anni, tuttavia si può presentare a qualsiasi età: infatti un significativo 20% dei casi riguarda le donne al di sotto dei 30 anni e ben il 40% riguarda donne con età compresa tra i 30 e i 50 anni.
Cerchiamo ora di fare luce sugli aspetti e sui fattori che determinano una così alta percentuale di casi di incontinenza urinaria fra le donne. Sicuramente una serie di fattori sono anche legati all’anatomia femminile.
Fra i fattori che facilitano l’insorgenza del disturbo possiamo elencare:
·         stitichezza cronica, problema che colpisce soprattutto le donne,
·         scarsa attività fisica che contribuisce all’aumento del peso corporeo che è una delle condizioni favorenti l’insorgere del disturbo: anche fra i soggetti giovani che lasciano bruscamente un’attività fisica o sportiva può manifestarsi il problema,
·         infezioni ricorrenti delle vie urinarie,
·         depressione endogena,
·         menopausa dove il calo degli estrogeni, che sono in parte responsabili della tonicità muscolare, facilita l’abbassamento del tono muscolare anche a livello pelvico,
·         alcuni farmaci, in particolare gli antidepressivi, gli antipsicotici, gli anticolinergici, i diuretici, gli analgesici, i narcotici centrali, i sedativi ecc.,
·         alcuni sostanze alimentari e cibi come mele, caffè, uva, ananas, fragole, limone, zucchero, aceto, pomodoro, tè, caffè e bevande gassate.
Esistono poi fattori che aumentano il grado di incontinenza:
·         il parto per via naturale è un fattore che predispone la donna a soffrire del disturbo, in quanto la regione pelvica risulta molto stressata, si pensi alla zona del perineo che spesso è anche incisa tramite episiotomia (incisione chirurgica durante il parto),
·         interventi chirurgici nella zona pelvica.
Oltre a questi tipi di fattori ne esistono altri più legati alla predisposizione dell’individuo:
·         ereditarietà, le figlie di madri incontinenti hanno un rischio 3 volte più grande di soffrire del disturbo,
·         malattie neurologiche, ad es. l’85% delle donne malate di Parkinson ne soffre così come il 50-80% di quelle affette da sclerosi multipla,
·         prolasso genitale.
Per quanto riguarda il sesso femminile la competenza medica del disturbo si spartisce tra la figura del ginecologo e quella dell’urologo. In realtà da un po’ di anni è stata creata la figura dell’uroginecologo, che risulta essere lo specialista di riferimento nei casi ci sia necessità di intervenire con un approccio diagnostico e terapeutico impegnativo.
Dunque cosa si potrebbe fare per combattere il problema?
Semplice, si chiamano “Esercizi di Kegel” cioè fingere di dover fare urgentemente la pipì e poi cercare di trattenerla per qualche secondo, contraendo i muscoli intorno alla vagina, poi farli rilassare piano piano; dopo qualche secondo contrarre di nuovo i muscoli e trattenerli il più a lungo possibile; ripetere per una decina di volte.
Ecco alcuni consigli molto utili che LINES PERLA ci suggerisce dove potrete trovare e scaricare una vera e propria guida per imparare a fare gli esercizi di Kegel
LINES per le donne che soffrono di incontinenza ha creato un prodottospecifico per perdite di urina in grado di soddisfare i loro bisogni dunque amiche parlatene e non vergonatevi la comunicazione ci aiuta!


86 commenti:

  1. complimenti per l'argomento trattato, se ne parla molto poco e credo che qui potremmo confidarci e confrontarci! Grazie da MammaErica!!!

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  2. io li uso da sempre e mi trovo benissimo

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  3. Problema davvero delicato, io da quando ho partorito ho un lieve problema di questo genere spero di risolvere presto, ma intanto per fortuna utilizzo Perla perchè mi da sicurezza.
    Colgo l'occasione per ringraziare LINES

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  4. lines è una garanzia quindi saranno ottimi anche i line perla! all'occasione non mancherò di provarli grazie!

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  5. lines è garanzia di qualità. mai più senza.

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  6. articolo ben fatto e buonissimo consiglio

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  7. Bel post! sono d'accordo con chi ha già scritto che è un argomento delicato. meno male che si riesce parlarne più serenamente grazie anche a spot pubblicitari come quello della lines

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    1. Qui donne possiam parlare liberamente! non abbiate timori, il confronto ci aiuta!

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  8. fortunatamente non soffro di questi problemini ma credo sia un post molto utile ..lo girerò a chi ne ha bisogno^_^

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    1. Gira, gira, gira più ne parliamo più donne potranno risolvere il problema!

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  9. Mi sa che la mia ex ne aveva proprio bisogno !!!

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  10. Conosco e utilizzo i prodotti Lines da anni e sono molto buoni.

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. io ne ho avuto bisogno durante la gravidanza,...anzi nelle mie tre gravidanze!

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  13. grazie per averne parlato, farò tesoro dei tuoi consigli

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  14. Ciao DEDAGA, QUESTO POST è MOLTO INTERESSANTE, IO HO LO STESSO PROBLEMA E UN Pò DI ANNI Fà USAVO LINES MA POI I COSTI SONO AUMENTATI E MI ACCONTENTO DI ALTRE AZIENDE :(

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  15. io l'ho avuto e non mi vergogno a dirlo...dopo il parto è stato difficile combattere con questo problemino, che di ino ha poco.
    Ma ne sto uscendo anche grazie a Lines

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  16. Io da 50 enne ti posso dire che dopo 3 gravidanze ne soffro, mi piace come ne hai parlato, sei stata molto sensibile e delicata...

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  17. Hai spiegato con chiarezza le varie cause e i possibili rimedi per questo piccolo disturbo, che può essere facilmente contrastato i prodotti Lines Perla, brava!

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    1. Grazie, spero di poter essere utile a tutte coloro che ne hanno bisogno!

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  18. lines è una garanzia, solo con loro mi sento sicura e protetta sempre!

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  19. Grazie per queste chiare informazioni, consiglierò il prodotto a mia madre che ha 60 anni e ne soffre, grazie ancora!

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  20. mia figlia ne ha iniziato a soffrire dopo la seconda gravidanza, io invece per ora mai, ma all'occorrenza potrò contare sui prodotti lines

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  21. un problemino che ci si passa quasi tutte prima o poi meno male che c'è lines

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  22. Acquisisre consapevolezza su certe tematiche è importante perchè ogni donna ha diritto di vivere la propria femminilità e sapere come risolvere o gestire certi problemi ne è la base!

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  23. Mia sorella dopo la nascita dle secondogenito ne ha sofferto. La vedevamo triste e depressa ma non capivamo perchè e non ne voleva parlare. Ora finalmente si sta curando! ed è tornata a sorridere

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  24. i problemi di incontinenza diventano anche psicologici per fortuna con lines perla ci si sente più a proprio agio

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  25. sei stata moltochiara con questo post...sicuramente saranno ottimi prodotti..lines sinonimo di qualità e sicurezza!

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  26. non ho mai provato questo tipo qua! Sembra buono Cmq lines è sempre il migliore :-)

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  27. Non sapevo che le donne possono avere questi problemini...grazie al tuo post però so cosa fare nel caso mi capitino in futuro e soprattutto so che prodotti utilizzare per sentirmi sicura e protetta. Già conosco questa marca perché la utilizzo ma credo che con il tuo post non la abbandonerò mai.

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  28. conosco i prodotti lines in famiglia siamo in tre ad usarli

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  29. Complimenti per il tuo post, molto ricco di informazioni utili. Per fortuna non ho di questi problemi, ma conosco il marchio Lines benissimo :)

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  30. Lines conferma ancora una volta di esser un marchio compagno delle donne in ogni momento della loto vita!!
    Grazie per le informazioni, ne farò tesoro :)

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  31. prodotti validi e sicuramente che rispondono a molte esigenze

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    1. Io direi che risponde a tutte le esigenze di noi donne!!!

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  32. sono prodotti che nella vita di noi donne di certo non possono mancare.

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  33. molto chiara,grazie provero' lines perla e ti diro' come mi trovo

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  34. Post molto utile e ben dettagliato, grazie

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  35. anche io uso solo i prodotti Lines

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  36. Hai fatto benissimo a parlare di questo argomento!
    Io per lavoro ho svolto molte ricerche su questo argomento e ho parlato con numerose donne,
    è davvero un grosso problema con forti ripercussioni sulla qualità della vita di una persona.

    Complimenti per il blog!
    Barbara

    http://www.bbonton.it

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    1. Son contenta che c'è attivismo per questo problema, continuate a parlarne!

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  37. questi argomenti per noi dnne sono un tabù hai fatto bene a parlarne in questo post questi problemi vengono associati a tante problematiche...

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  38. notizie molto interessanti e utili, io per ora non ho questo problema ma avendo avuto io due bimbe potrebbe presentarsi col passare degli anni e li userò sicuramente visto che sono una grande utilizzatrice dei prodotti lines!

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  39. grazie a lines non dobbiamo più preoccuparci delle piccole perdite!

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  40. davvero molto delicato il problema delle perdite urinarie, con lines si affronta al meglio

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